Seo e Google Discover: come cambierà l’attività di posizionamento?

Come tutte le novità in ambito tech e digital, anche la Seo va incontro a repentini cambiamenti nel corso del tempo. D’altra parte le abitudini degli utenti variano in base a quello che il mercato tecnologico è capace di tirare fuori. Così pratiche come la local Seo o la vocal research, fino a qualche anno fa ancora lontane dall’affermarsi, hanno preso piede in maniera importante negli ultimi tempi. Inutile nascondere che tutte le principali variazioni sono avvenute al fine di supportare le ricerche da mobile, vero e proprio topic per tutti coloro che si occupano, a vario titolo, di digital marketing. Tra le più recenti innovazioni che hanno coinvolto l’ambito Seo c’è da segnalare Google discover, uno strumento utile a semplificare la navigazione da cellulare. Si tratta di un aggregatore di notizie, presente nel feed di Google, cucito apposta per misurare le esperienze di navigazione degli utenti (cronologia, ricerche, interessi) oppure per fornire le informazioni alle quali potrebbe essere interessato. Grazie alle intelligenze artificiali e ad algortimi sempre più evoluti, Google è stato in grado di “costruire” questo strumento innovativo, in grado di “anticipare” le mosse degli utenti. Ma come impatta, questo ai fini della Seo? Cerchiamo di capirlo assieme.

Dalle keyword alle intenzioni di ricerca: l’attività di Google discover

Siamo stati abituati a concepire la Seo come un’attività complessa e composta da diverse azioni da mettere insieme per una strategia vincente. Alla base di tutto c’è da sempre lo studio delle keyword, ovvero le parole chiave che gli utenti digitano per le loro ricerche. Da lì si comincia a capire qual è la cosiddetta “query intention”, quali sono i flussi più cercati sul web, e si può adottare la strategia migliore in base alla propria nicchia di mercato e agli obiettivi di business. Attenzione, non che queste cose siano ad un tratto scomparse, ci mancherebbe. Ma strumenti come Google discover hanno ribaltato in (alcuni casi) un’assioma che sembrava ormai scolpito nella pietra per i Seo specialist. Google discover infatti permette agli utenti di non fare più ricerche attraverso parole chiave, ma di seguire i suggerimenti forniti dall’algoritmo per trovare i contenuti o le informazioni (ma anche prodotti e servizi) che più gli interessano. Questo ha rappresentato una svolta per molte aziende, che hanno dovuto variare le proprie strategie in base alle nuove metriche che hanno avuto di fronte.

Al centro di tutto, in ogni caso, c’è sempre la qualità dei contenuti, per cui non bisogna inventarsi nulla di stravagante o di nuovo. Creare contenuti interessanti, avere un sito autorevole, mixare il tipo di contenuto (testuale, video ecc, tenendo alta la qualità), creare contenuti in altre lingue (laddove il mercato lo richieda): sono queste le mosse giuste per ottimizzare lato Seo con Google discover. I suggerimenti del feed infatti verranno fuori in base a quanto un contenuto è stato ritenuto interessante per gli utenti (contano anche le interazioni, le condivisioni, i commenti) e per questo motivo bisogna continuare a focalizzarsi sulla qualità e la pertinenza di ciò che si produce. L’unica piccola variazione, rispetto al passato, può essere considerata quella che riguarda l’engagement. Avere una buona strategia di distribuzione dei propri contenuti (social, newsletter, remarketing, email marketing) può contribuire al posizionamento organico, a patto che godano di una buona reputazione. Anche le immagini giocano un ruolo fondamentale in tal senso: per l’ottimizzazione tramite Google discover è consigliato l’utilizzo di immagini grandi e nitide (con una larghezza che superi i 1200 pixel, per intenderci).

La Seo tradizionale ha ancora un ruolo decisivo

Alla luce di quanto scritto in precedenza, potrebbe sembrare che la Seo verrà stravolta da strumenti come Google discover. Naturalmente non è così: si tratta di semplici integrazioni che vanno concepite all’interno di uno scenario mutevole. Adeguarsi ai cambiamenti è necessario, ma non bisogna mai dimenticarsi da dove si è partiti. Una buona strategia Seo comprende sempre tutte quelle attività (keyword research, studio dei competitor, conoscenze della propria nicchia, creazione di contenuti, link building) imprescindibili per giungere ad un buon posizionamento sui motori di ricerca. Queste novità, come quelle che arriveranno in futuro, sono da considerare come l’evoluzione di una materia che per fortuna offre sempre tanti stimoli e spunti di interesse per continuare a restare aggiornati.

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