Che cos’è Google RankBrain

Google RankBrain è una realtà di cui si parla da poco tempo, e in particolare da lunedì 26 ottobre 2015, quando su Bloomberg è stato pubblicato un articolo in cui si sosteneva che Google abbia intenzione di spostare la propria attenzione sull’intelligenza artificiale. Vale la pena, quindi, di scoprire qualcosa in più in proposito, sulle base delle informazioni di cui si può disporre allo stato attuale. Per prima cosa, è bene spiegare che cos’è Google RankBrain: si tratta, in sostanza, di un sistema di intelligenza artificiale di apprendimento automatico che è stato sviluppato a Mountain View e che viene adoperato con lo scopo di favorire una migliore processazione dei risultati di ricerca. Si introduce, a questo punto, un altro concetto, quello di intelligenza artificiale, su cui è opportuno fare un po’ di chiarezza (visto che sembra più un elemento da film di fantascienza che non da realtà dei fatti). Con l’intelligenza artificiale, un computer è relativamente vicino all’intelligenza di una persona, non solo dal punto di vista dell’apprendimento, ma anche dal punto di vista della costruzione, in termini di acquisizione della conoscenza.

Quando si fa riferimento a RankBrain, espressioni come Artificial Intelligence e Machine Learning sono spesso chiamate in causa, se non addirittura utilizzate come sinonimi. Bisogna sgomberare subito il campo da eventuali fraintendimenti: Google RankBrain non è assolutamente il nuovo metodo tramite il quale il più importante motore di ricerca del mondo classifica i risultati delle ricerche, ma è più semplicemente – per modo di dire – una parte dell’algoritmo di ricerca globale: o, in altre parole, un programma a cui si ricorre per trovare le pagine più rilevanti, tra i miliardi di pagine che sono state ordinate, rispetto a una determinata query.

Si può dire, dunque, che RankBrain sia una parte di Hummingbird, cioè l’algoritmo di ricerca di Google. Un esempio concreto, basato su un paragone con un’altra realtà, può aiutare a comprendere la situazione più facilmente. Ecco, quindi, che Hummingbird può essere considerato come il motore di una macchina, composto da diverse componenti, e RankBrain è una di queste componenti. Nell’articolo di Bloomberg cui si è fatto cenno prima, per altro, viene specificato che l’algoritmo globalegestisce la totalità delle ricerche, a differenza di RankBrain, che si occupa solo di una parte di esse, insieme con altri elementi come Top Heavy (che ha lo scopo di individuare le pagine che hanno un numero troppo alto di banner), PaydayLoan (che serve a contrastare lo spam), Mobile-Friendly (il cui obiettivo ultimo è quello di premiare i siti realizzati con la tecnica responsive, e quindi disegnati per gli smartphone e gli altri dispositivi mobili) e Pigeon (messo a punto per favorire le ricerche locali). Ecco, quindi, svelati tutti i “segreti” su Google RankBrain.

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