Il link building, al giorno d’oggi, è ormai imprescindibile per qualsiasi tipo di strategia Seo: ciò vuol dire che non è possibile evitare di fare ricorso ai backlink e di lavorare alla loro acquisizione se si desidera fare in modo che un sito web giunga nella prima pagina di Google nei risultati organici. Vi è, infatti, una correlazione diretta tra il ranking organico a cui può arrivare un sito e i link: non è importante solo la loro quantità, ma anche la loro qualità. Se è vero che i contenuti sono importanti, dunque, è altrettanto vero che se non sono linkati non si possono ottenere risultati apprezzabili. Il lavoro da svolgere, però, non è così semplice come si potrebbe pensare, soprattutto perché le penalizzazioni sono sempre in agguato e una strategia Seo potrebbe scavalcare pericolosamente il limite del consentito.
Ciò non significa che sia impossibile fare link building senza rischi, anzi: realizzando dei contenuti che possano avere per gli utenti un grande valore, in particolare, il traguardo è meno lontano. Spazio, quindi, a report, infografiche e e-book, ma anche a post sui blog, a patto che vengano promossi in maniera adeguata, per esempio con la collaborazione di influencer e blogger che abbiano l’interesse e/o la possibilità di condividere tali contenuti.
Chiaramente, negli ultimi anni per i link building i social network sono diventati un alleato eccezionale: non è un caso che l’algoritmo di Google riconosca i cosiddetti social signals come fattori di posizionamento organico importanti. Vale la pena di mettere in evidenza, quindi, l’esigenza di operare un link building razionale e attentamente studiato, nell’ambito di una strategia che da un lato si indirizzi verso i contenuti di qualità, e dall’altro punti sull’acquisizione di link il più possibile pertinenti e rilevanti da siti in trust, cogliendo i frutti del blogging outreach.
Come si può ben intuire, trovare gli influencer più adatti e più validi è difficile: un compito che non può essere eseguito con uno schioccar di dita, ma che presuppone una ricerca approfondita, scandagliando – per così dire – il vasto e apparentemente infinito universo dei social media. Così come per cucinare una pietanza non c’è bisogno solo degli ingredienti più buoni ma serve anche la competenza giusta per conoscere dosi e procedimenti da seguire, così per la Search Engine Optimization disporre di contenuti eccellenti potrebbe rivelarsi inutile in assenza della giusta ricetta. Nel momento in cui uno studio molto significativo eseguito da Strong View sottolinea che lo scorso anno le aziende e i marketers hanno considerato la Seo uno dei primi quattro aspetti sui quali effettuare investimenti, ecco che l’attenzione e le risorse – sia umane che economiche – da assegnare e dedicare al link building devono essere aumentate in modo quasi esponenziale.
