Quando si parla di contenuti in relazione alla Seo, uno degli aspetti su cui ci si interroga maggiormente è quello relativo alla lunghezza dei post o degli articoli: in altri termini, è meglio inserire in un unico documento web più argomenti correlati o prediligere uno sviluppo articolato in più documenti diversi? La questione non ha una risposta univoca, nel senso che in Rete si possono trovare allo stesso modo siti che sono ai primi posti della Serp con una pagina sola così come siti che, invece, sono in grado di posizionarsi ottimamente con contenuti inseriti in un gruppo di articoli strutturato. Entrambi gli approcci meritano di essere presi in considerazione.
Chi opta per il contenuto unico privilegia un approccio che si potrebbe definire enciclopedico, ed è in grado di avere a che fare con posizionamenti eccellenti pur non ricorrendo a un progetto strutturato, senza un trust elevato e addirittura in assenza di link in ingresso. Come è possibile? Banalmente, il merito è di un contenuto che, da solo e in modo semplice, ha la capacità di sviluppare tutte le risposte riguardanti le domande esplicite provenienti dagli utenti a proposito di un determinato argomento, così come agli interrogativi latenti. Immaginiamo, per esempio, un utente che cerchi sul web un contenuto sulle scarpe in pelle.
Un sito con un contenuto unico potrebbe fornire tutte le informazioni su questo tema: come scegliere le scarpe in pelle, ma anche con quali procedure e dove vengono realizzate, in che occasioni possono essere indossate, e così via. Oltre a questi topic, il contenuto potrebbe sviluppare anche temi più laterali: domande esplicite e, appunto, interrogativi latenti correlati. Per esempio, perché una persona dovrebbe acquistare delle scarpe di pelle, il ruolo di queste calzature nella caratterizzazione di un look elegante e, di conseguenza, l’importanza di sfoggiare un look elegante sul luogo di lavoro, eccetera. Il segreto, in sostanza, sta nel creare un contenuto che, pur essendo lungo, si riveli competente e interessante, in grado di incuriosire e di soddisfare qualsiasi dubbio.
Sul lato opposto, c’è l’approccio di chi opta per un gruppo di contenuti connessi tra loro ma indipendenti: insomma, post e articoli differenti ma linkati gli uni con gli altri nella maniera più opportuna, contrassegnati con dei tag che li classifichino e ordinati secondo uno o più parametri intelligenti e facili da intuire. La volumetria globale dei contenuti aumenta con l’aumentare del numero di articoli, a patto che questi sappiano intercettare delle specifiche domande: in questo senso, il crawling budget, vale a dire la quantità di risorse che Google sceglie di dedicare alla scansione del sito, dipende anche da una buona frequenza di pubblicazione, senza dimenticare le numerose e diverse possibilità di verticalizzazione nei confronti dei contenuti business.