Che differenza c’è tra WordPress e Blogger?

Due delle piattaforme più comuni tra quelle adoperate per la realizzazione di siti web sono Blogger e WordPress: conoscere le caratteristiche di entrambe permette di capire in quali casi sia più utile fare riferimento all’una o all’altra, anche in base alle esigenze che devono essere soddisfatte e alle funzionalità di cui si può aver bisogno.

Blogger

Nata alla fine degli anni Novanta negli Stati Uniti, la piattaforma Blogger attualmente è di proprietà di Google: oggi sono più di 20 milioni i blog che si basano su di essa. La notevole intuitività è uno dei vantaggi più significativi che la contraddistinguono, insieme con la facilità di utilizzo: insomma, vi si può fare affidamento anche se non si è in possesso di adeguate conoscenze di programmazione. Così, un blog può essere avviato e sviluppato perfino in mancanza di qualsivoglia nozione tecnica. D’altro canto, c’è da tener presente che Blogger non fornisce funzionalità specifiche: la semplicità è al tempo stesso un punto di forza e un punto debole, come dimostra anche la grafica poco elaborata.

WordPress

Diverso è il caso di WordPress, che pure si fa apprezzare per la facilità di utilizzo. WordPress è un Cms, vale a dire un content management system: in italiano, un sistema di gestione dei contenuti, grazie a cui si ha la possibilità di realizzare e di gestire un sito o un blog anche se non si è esperti di programmazione. WordPress si distingue da Blogger per il fatto di essere una piattaforma open source, di libero accesso e soprattutto in costante evoluzione: giorno dopo giorno, la community è impegnata per il suo miglioramento e per accrescerne la funzionalità. Al di là del suo essere intuitivo e della sua efficienza, WordPress trova il proprio aspetto peculiare in una straordinaria flessibilità: la versione .org, infatti, può essere personalizzata, magari con l’aiuto degli esperti di sos-wp.it, attraverso temi professionali, widget o plugin. Anche in questo caso non c’è bisogno di conoscere in modo approfondito i linguaggi di programmazione per poter usufruire di un sito web professionale.

Pro e contro delle due proposte

Chi decide di utilizzare Blogger per le proprie attività in Rete sa di poter contare su uno strumento che è del tutto gratuito e che non presenta rischi di spam, che viene filtrata da Google. Si ha la possibilità di impiegare temi già pronti sulla piattaforma o programmi third party, così come le caratteristiche social integrate. C’è da tenere conto, però, di alcuni fattori che si potrebbero considerare svantaggiosi: lo storage è di appena 1 giga, e in più non si è realmente proprietari del sito che si gestisce. L’ottimizzazione in ottica Seo, inoltre, è piuttosto complicata, e non è prevista l’opportunità di inserire plug-in per ampliare le funzionalità disponibili. Anche per il caricamento delle immagini c’è qualche inconveniente di troppo, dal momento che è indispensabile ricorrere a una piattaforma esterna quale Picasa per raggiungere lo scopo.

Dal lato di WordPress, si ha a disposizione una piattaforma che non richiede un solo centesimo di spesa e che può essere impostata con estrema facilità. Gli aggiornamenti, il backup e tutti gli altri lavori di mantenimento sono direttamente a carico del Cms. Per quel che riguarda i potenziali difetti, anche con WordPress non si è realmente proprietari del sito, e inoltre non ci si può servire di AdSense o di altre piattaforme pubblicitarie con le quali provare a monetizzare.

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